Votes given by Kleon990

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    CITAZIONE (Francesco22 @ 7/9/2013, 20:35) 
    CITAZIONE (Muser @ 7/9/2013, 15:50) 
    Ma questo vale per qualsiasi lavoro. Una laurea in ingegneria fa di te un ingegnere, non un lavoratore.

    Sbagliato.
    Una laurea in Ingegneria fa di te un dottore in Ingegneria. Se poi sostieni e superi l'esame di Stato, ottieni l'abilitazione alla professione di ingegnere iunior (ingegnere solo se hai una laurea magistrale in Ingegneria, con la quale sarai diventato dottore magistrale in Ingegneria). Con l'iscrizione all'albo potrai esercitare la professione. Nessun altro al di fuori di questo percorso può esercitare quella professione, altrimenti viene punito ai sensi dell'articolo 348 del codice penale, né fregiarsi del titolo, che è vietato dal 348 (del quale si incorre in violazione anche semplicemente facendosi chiamare ingegneri, e non dottori, quando si ha la laurea ma non si è superato l'esame di Stato e perfino se si è superato quest'ultimo ma non si è iscritti all'albo).
    Per la questione degli interpreti la questione è un tantinello diversa in quanto la professione non è in alcun modo regolamentata.

    Mi dici dove avrei sbagliato? Hai praticamente confermato che la sola laurea non basta, ma che bisogna superare un test e iscriversi all'albo.

    CITAZIONE
    Ciò che è certo è che la maggior parte delle aziende, fra una laurea di primo livello e una scuola specializzata, sceglie la scuola specializzata.

    Ed è la cosa che sto dicendo sin dall'inizio. Sin dall'inizio sto consigliando una scuola superiore di mediazione linguistica. Tuttavia andrebbe precisato che i corsi di queste scuole non sono più biennali come nelle vecchie scuole interpreti e traduttori e, soprattutto, che i loro titoli sono ora equiparati [i]ex lege[/i] alle lauree della classe di Mediazione linguistica. Il che significa che consentono l'accesso a ulteriori studi presso l'università (ad esempio se ci si vuole iscrivere a un corso di laurea magistrale o a un corso di master universitario di primo livello), ma vuol dire anche che il piano di studi non è più estremamente tecnico (quasi professionale) come era prima, bensì spazia anche su materie che esulano da quelle linguistiche in senso stretto. Per esempio alla SSML "Academy school" si fanno anche esami di storia, diritto ed economia e sono obbligatori.
    Il punto è che la scuola, per ottenere l'accreditamento, deve rispettare i vincoli e i requisiti della classe; ecco perché vengono fuori piani di studio un po' più eterogenei rispetto alla cara vecchia SSIT.
    [/QUOTE]
    E infatti ti ripeto ancora che non mi sono mai espressa contro, ho solo aggiunto un parere personale per quanto riguarda il mondo del lavoro.
    In ogni caso, benché io sappia che possedendo un titolo in queste scuole è possibile proseguire gli studi universitari, non sono tenuta ad illustrare nulla che le riguardi, ma solo a dare informazioni sui Corsi di Laurea de L'Orientale. Chi vuole informarsi può tranquillamente farlo tramite Internet o andando presso gli sportelli appositi di tali scuole, abbiamo già dato troppo spazio a cose che non riguardano la nostra università.

    CITAZIONE
    E comunque, una scuola ti prepara meglio di una laurea triennale in Mediazione Linguistica, sul piano lavorativo, e su questo siamo d'accordo entrambi -_-

    Sia chiaro però che il titolo della scuola è equiparato alla laurea e anche con quello puoi proseguire gli studi presso una università!
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    Non capisco se mi ripeti questo punto perché mi ritieni stupida o che altro. A questo punto, continuerò a ripeterti che mi riferivo solo ed esclusivamente all'ambiente lavorativo e che non sono tenuta a dare precisazioni di altro tipo, se non mi vengono richieste.
    CITAZIONE
    No, scusa, questa dove l'hai letta? Esistono entrambe le diciture. SE poi così non fosse, dovresti informare l'Ateneo e non di certo me, visto che sul sito trovi sia lauree triennali, sia lauree di primo livello; ciò vale anche per le magistrali ^_^

    Va' a vedere cosa scrivono negli atti ufficiali, cioè certificati e pergamene, e vedrai che ho ragione :)
    D'altronde, il decreto MIUR 22 ottobre 2004, nº 270 e le circolari e note interpretative al riguardo sono fin troppo chiare.
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    Ti ho detto che se così allora fosse dovresti informare l'Ateneo, che invece continua a dare informazioni e diciture sbagliati. Quindi non vedo perché dovrei andarmi a leggere gli atti ufficiali solo per fare un piacere a te. Non ti ho dato torto, se ci fai caso. Prendo le informazioni dall'Ateneo e se queste sono datate ti pregherei di farlo notare...ma a loro, non a me; non sono mica io che rilascio i certificati xD
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    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    Caro Muser,

    io non capisco cosa intendi quando dici «diventare interpreti».

    Semplicemente, intendo dire che l'interpretariato non fa parte degli sbocchi occupazionali di Mediazione.
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    Quella di traduttore e interprete non è una professione regolamentata, quindi come «si diventa» dipende da molti fattori… È un po' come fare gli attori: c'è chi ha studiato e chi no, e poi ci sono quelli che hanno fatto l'accademia Silvio d'Amico ma non recitano… Oppure come i giornalisti professionisti: il 25% è laureato, solitamente in Scienze politiche o Giurisprudenza o Lettere, e poi il 95% di coloro che sono laureati in corsi che hanno la parola "giornalismo" al loro interno (vedi Media e giornalismo all'Università di Firenze, oggi disattivato, oppure qualche curriculum giornalistico all'interno di corsi di Scienze della comunicazione) non fa mica il giornalista!

    Ma questo vale per qualsiasi lavoro. Una laurea in ingegneria fa di te un ingegnere, non un lavoratore.
    Chiariamo una cosa: io ho detto che Mediazione non è un Corso di Laurea indirizzato alla professione dell'interprete, non che non potrai mai diventare interprete in futuro. Ciò che è certo è che la maggior parte delle aziende, fra una laurea di primo livello e una scuola specializzata, sceglie la scuola specializzata.
    E comunque, una scuola ti prepara meglio di una laurea triennale in Mediazione Linguistica, sul piano lavorativo, e su questo siamo d'accordo entrambi -_-

    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    A parte il fatto che non esistono lauree di primo e secondo livello ma lauree e lauree magistrali

    No, scusa, questa dove l'hai letta? Esistono entrambe le diciture. SE poi così non fosse, dovresti informare l'Ateneo e non di certo me, visto che sul sito trovi sia lauree triennali, sia lauree di primo livello; ciò vale anche per le magistrali ^_^
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    e che «quantomeno» si scrive tutto attaccato

    Si può scrivere in entrambi i modi e non vado oltre, mi ha solo fatto sorridere come una persona possa andare a trovare il pelo nell'uovo per cercare di scalzare l'altro interlocutore.
    Inoltre, da studente di linguistica, ti dico che espressioni come «si dice... non si dice», «è corretto... è sbagliato » non sono nemmeno contemplate, nel mio percorso di studi, anzi.
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    io che ho detto?

    Ma infatti hai frainteso la natura del mio messaggio :D Non era un attacco diretto, solo una personale considerazione che verteva sul mondo del lavoro e non su quello universitario. Anzi, scommetto che la pensiamo allo stesso modo su queste scuole!
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    Ho consigliato proprio una scuoala superiore per interpreti e traduttori, specificando che oggi queste scuole hanno assunto la denominazione di Scuole superiori di mediazione linguistica.

    Appunto.
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    «Tale Carlo Bo» mi fa sorridere dato che Carlo Bo è stato uno dei più famosi e importanti professori universitari italiani, pioniere degli studi linguistici, per non so quanti decenni rettore dell'Università di Urbino, che praticamente rinacque grazie a lui e che oggi porta il suo nome, fondatore dell'Università Iulm di Milano (all'epoca Istituto universitario di lingue moderne) insieme con Silvio Baridon e fondatore appunto della SSIT, quella che oggi si chiama Scuola superiore per mediatori linguistici "Carlo Bo", che è stata la prima e una volta era l'unica e aveva sedi in tutta Italia (non so dove fosse la sede centrale, comunque è proprio quella che ha fatto la moglie di mio cugino, a Roma). Stiamo parlando dell'istituzione più importante nel settore! Sicuro che non ne hai mai sentito parlare?

    Non vedo perché dovrebbe farti sorridere, visto che con tale mi riferivo alla scuola e non alla persona!
    No, non avevo mai sentito parlare di questa istituzione, perdona la mia ignoranza. Conoscevo solo L'Università di Urbino e - ovviamente - L'IULM di Milano.

    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    pertanto si impara davvero a fare i traduttori simultanei.

    Proprio per questo, come te, consiglio una scuola.


    Insomma, spero che ora sia chiaro che io non mi riferivo alla valenza dei titoli rilasciati ma solo alla preparazione al mondo del lavoro. In questo senso, non mi sognerei mai di paragonare una laurea di primo livello in Mediazione con una scuola specializzata. Università e lavoro sono ancora troppo scollegate, secondo me. Se poi il laureato in Mediazione trova lavoro come interprete (non è mica impossibile), buon per lui :lol:

    Magari la prossima volta potresti rileggere un paio di volte in più un qualsiasi post, giusto per essere sicuro che non si tratti di un attacco verso di te o ciò che hai detto, perché il dubbio espresso non era assolutamente rivolto a te, ci mancherebbe ^_^
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    CITAZIONE
    No secondo me hai confuso con castellammare o qualche altra città, a sant'antonio non c'è il mare è un paesino piccolo piccolo xD e per nnt famoso

    non lo so il mio dentista è di lì e mi dice sempre che lì è bellissimo il mare e cose così o.O litigate ti dò il numero XD

    oddio non sapete come sono contenta non conoscevo nessuno che abitasse vicino a me, ho preso la vesuviana da sola per 3 anni! che tristezza...
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    Il Corso di Laurea in Lingue e Culture Orientali e Africane e quello in Lingue, Lettere e Culture Comparate godono di molti insegnamenti in comune (ad esempio, gli insegnamenti delle lingue orientali). Tutti gli studenti di Lingue e Culture Orientali e Africane sono quindi pregati, prima di postare, di controllare che l'insegnamento non sia già presente nella sezione Lingue, Lettere e Culture Comparate.
    Abbiate inoltre la pazienza di leggere la GUIDA, prima di postare, per favore.

    Vi ricordiamo inoltre che, data la natura della sezione stessa, in Bacheca vanno pubblicati annunci e avvisi, non domande.
    Tutte le domande poste fino ad ora in bacheca verranno smistate nella destinazione giusta oppure cestinate.

    Edited by Kleon990 - 26/8/2013, 17:07
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    Ciao! Anche io sto valutando l'ipotesi di iscrivermi alla specialistica: io ho però già 3 anni di Orientale alle spalle, quindi cerco di darti un parere consapevole :P
    Credo che la disorganizzazione dell'Orientale non sia diversa da qualsiasi altra disorganizzazione delle altre università napoletane (sono quelle che conosco di più, sulle altre non mi esprimo): probabilmente, l'idea di "caos" è data anche dal fatto che gli studenti devono spostarsi da una sede all'altra durante la giornata, spesso per più volte (le distanze, tuttavia, sono assolutamente sopportabili).
    Ancor di più, c'è da dire che L'Orientale da la possibilità di poter personalizzare in modo quasi totale il proprio percorso di studi: questa libertà nella scelta fa si che spesso ci sia il famoso "accavallamento dei corsi". Sono sicura, però, di una cosa: al primo anno, uscivo alle 7 al mattino e ritornavo a casa alle 20:00 dal lunedì al venerdì, seguivo tutti i corsi, correvo da una parte all'altra. La cosa è andata migliorando nei due anni successivi, perchè avevo iniziato a valutare quali fossero i corsi da seguire e quali si poteva farne a meno. Sono convinta che, con l'esperienza una triennale già in tasca, saprai riconoscere con tranquillità quando andare o quando stare a casa: nessun corso ha l'obbligo di frequenza.
    Per quanto riguarda l'accesso: dovresti andare sul sito www.iuo.it e controllare quale corso magistrale ti interessa e quali requisiti occorrono (CFU, voto di laurea, etc...): successivamente, presenti la domanda di iscrizione al test d'ammissione (le scadenze sono indicate sul sito), se devi farlo (per esempio, la mia magistrale prevede che possono partecipare la test coloro che si sono laureati alla triennale con un voto da 105 a 109, mentre - mi pare!- i 110 e 100 e lode sono ammessi alla magistrale senza bisogno di sostenere il test).
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    Sono state sistemate le targhette "malfunzionanti", inserite il nuovo codice in firma! ^_^
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    senti quelli che fanno arabo e che conosco si sono trovati molto bene. x djremast: guarda che in tutti i corsi di lingua si insegna la lingua educata e formale, non solo ad arabo
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    non si può ottenere la lista dei libri prima dell'inizio dei corsi e per il test non si sa la data, quindi quando ti compare lo compili. Messaggio per tutti i nuovi inscritti, NIENTE ANSIA! la paura è normale , ma a differenza della scuola avrete un sacco di tempo per studiare, quindi non incominciate con questa corsa allo studio, con calma.
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    In sostanza il giapponese ha 2 alfabeti fonetici più i kanji (i disegnini). I kanji sono in tutto circa 70.000, ma ovviamete nessuno li sa XD una persona colta, ma molto colta ne saprebbe al massimo 8.000, anzi mi sa 5.000 . Comunque l'unica difficoltà del giapponese è l'imparare le pronuncie dei kanji, che sono molte e a ricordare come si scrivono (ma ormai nemmeno i giapponesi madrelingua sanno scriverli ;) ) , inoltre la grammatica è davvero complessa, a causa dei tre differenti livelli linguistici. Il problema di chi studia giapponese è di credere che il vero giapponese sia come quello dei manga (ASSOLUTAMENTE NO) e che sia semplice come appare al primo o al secondo anno, il giapponese è splendido ma diventa più complicato con il tempo, a differenza del cinese, che è più difficile all'inizio; ma se studi non avrai problemi, il corso di giapponese all'orientale è splendido, fatto da professori straordianri, quindi non preoccuparti se studi non avrai alcun problema ;)
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    CITAZIONE (sonostufa @ 31/5/2013, 14:07) 
    PS: MAGARI avessimo una struttura così organizzata da riuscire a contenere una mole di persone tale da poter fare uno scritto e un orale lo stesso giorno!!!!

    Beh, serve il tempo per correggere gli scritti, penso che sia umanamente impossibile tenere uno scritto la mattina, aspettare le correzioni e poi dare l'orale nel pomeriggio. L'organizzazione dell'Ateneo poco c'entra, in questo caso.
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    Basta andare sul sito dell'unior e seguire questi passaggi: L’Orientale » Polo Didattico di Ateneo » Offerta didattica » Altre attività e laboratori » Tabellone altre attività anno accademico 2012/2013 » Altre attività - Laboratori
    Però ne puoi trovare anche in Avvisi, quelli generali e sopratutto locandine sparse per l'Ateneo. :P Inoltre se vai in Avvisi, noti che alla fine della pagina, la parte più bassa ci sono varie indicazioni:mappa del sito, cerca nel sito ed eventi culturali. Lì c'è proprio tanta roba.
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    Non si tratta di questo, ma di altro. Se si vogliono ottenere più appelli (non mi riferisco a te, ma in generale, avendo vissuto l'esperienza di un altro Ateneo) bisogna farsi sentire.
    Tralasciando il fatto che rispondevo alla tua affermazione "devono fare in modo che tu finisca fuori corso per ottenere più tasse mentre tu non avrai mai un bagno che si chiude" - che, esposta in quel modo fa riferimento ad una volontà dell'Ateneo nel mettere in difficoltà i suoi studenti - io ho notato anche persone lamentarsi perché si doveva aspettare qualche ora per poter verbalizzare, perché gli orari a settembre non erano ancora stati pubblicati (sì: un mese prima dell'inizio dei corsi) o perché hanno ottenuto un voto basso ad un esame o un punteggio insufficiente a un test, quindi le lamentele servono a ben poco, perché tutti si lamenteranno sempre di qualcosa e nessuno dall'alto se ne occupa, proprio perché molte di esse si fondano sul nulla. Io non conosco nemmeno i nomi dei nostri sedicenti "rappresentanti", quindi non mi sconvolge che alcune pecche organizzative restano così come sono: sono prima di tutto gli studenti a non agire.
    Seguo il forum e diversi gruppi studenteschi, e in nessuno - tranne in un gruppo creato apposta - vedo gli studenti combattere per una ingiustizia.
    Quindi, se volete fare qualcosa in maniera concreta per ottenere più appelli io ci sto e vi sostengo, tenendo ben presente che l'80% delle lamentele fondate non troveranno comunque una soluzione a causa delle gravissime condizioni nelle quali riversa l'Università pubblica italiana, non solo L'Orientale.
    I problemi burocratici e amministrativi esistono - ne ho uno anche io e so che sono una rogna - quindi facciamoci sentire da chi di dovere affinché vengano risolti.

    Sul livello personale, ti capisco benissimo invece; su questo piano non ho nessun "limite umano".
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    1)lingue culture dell'afiafica, ti fa specializzare in orientalistica, cioè tuitto ciò che riguarda l'asia(o almeno la parte di asia che scegli) e culture comparate, serve a non farti fare due lingue orientali assieme, erchè molta gente non volva fare 2 lingue orientali.
    CITAZIONE
    Cosa mi permetterebbero di fare entrambe?

    dopo tre anni me lo sto ancora chiedendoXDXDComunque ti permettono di fare le stesse cose, cioè nulla. Qui non esci con una preparazione, il livello di lingua è scarso, devi andare in loco per imparare.
    2)se scegli culture comparate puoi fare solo due lingue, per l'appunto una orientale e l'altra europea. Sono asia e africa che hanno tre lingue.
    3)le sedi sono le stesse per tutti, ti dovrai dividere tra 5 palazzi (se definiamo campanella una palazzo, anche se è già troppo chiamarla aula).
    4) Non ci sono mezzi per muoversi tra le sedi, devi andare a piedi. Comunque distano circa 5 o al massimo 10 minuti l'uno dall'altro. Non è terribile, lo abbiamo fatto tutti e ci riuscirai sicuramente anche tu.
    5) si, l'iscrizione è a settembre.
    6)spero di non essere stata scoraggiante, perchè solitamente, la gente dice che metto ansia. Ma te lo dico col cuore, ho visto i meglio scemi laurearsi qui, ho visto letteralmente capre parlare giapponese, cinese e urdo. Questo posto non è brutto come lo si dipinge: i prof sono bravi, è un pò disorganizzata, ma andando a vedere tutte le università lo sono. Inutile dire che è stressante, ma è ovvio che sia così, questa è un università, mica un asilo. Quindi se credi di voler fare giapponese, fallo, e se ti impegni ci riuscirai, ne sono certa. Non partire già da "il giapponese è difficile" , perchè magari sei portata e lo imparerai subito e se non sei portata ,se ti impegni, ce la farai lo stesso. Mi auguro di vederti tra noi, noi ti aspetteremo qui, su questo nostro piccolo forum di supporto, se mai avessi bisogno.Un bacio fortissimo e un imbocca al lupo!
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    Certo che puoi sostenerlo a febbraio o a giugno, pero' personalmente non te lo consiglio per 2 motivi: i non frequentanti portano un programma diverso e la prof all'esame ti interroga cm se avessi seguito. Per quanto riguarda il programma, i non frequentanti portano un libro (130 pagine) e una dispensa (2 capitoli, ma non so dirti precisamente quante pagine) in più rispetto ai frequentanti, e ti assicuro che non e' poco, visto che gia' il programma per i frequentanti e' piuttosto corposo. Per quanto riguarda la prof, lei spiega diversamente dal libro includendo anche cose che sul libro non ci sono e all'esame le vuole cosi' come le ha spiegate. L'ostacolo del programma lo puoi superare, magari ci metterai piu' tempo, ma alla fine riuscirai a studiare tutto; per il resto ti consiglio di farti dare gli appunti da qualcuno che ha seguito il corso, potresti ritrovarti ad aver studiato come una pazza, ma ad avere un voto mediocre.
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    no sono due professoresse e corsi diversi
52 replies since 11/3/2008
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