[GRAM.] Variazioni di suono nelle parole composte

Lingua indonesiana

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    Premettendo, e lo so bene, che sono l'unico studente di lingua indonesiana sul forum, volevo presentare alcune semplici regole grammaticali di tale lingua che, per chi la studia, sa che costituiscono gran parte dell'intero sistema grammaticale indonesiano.

    La lingua indonesiana ruota attorno a un sistema di affissi (prefissi, suffissi, circonfissi e infissi) che si attaccano a quelle che vengono denominate "basi". Quando affissi e basi si combinano si verificano alcune variazioni di suono. Le variazioni a livello fonologico più importanti sono quelle che riguardano i prefissi ber-, per-, ter-, meN- (dove N sta per consonante) e peN- (dove N sta per consonante).

    Prefissi ber-, per-, ter-

    I prefissi -ber, -per e -ter e i circonfissi che hanno ber- o per- come loro prefissi costituiscono le variazioni di suono che seguono.

    La r di un prefisso si perde nei seguenti casi:

    Quando la base inizia per r:

    ber- + renang = berenang
    per- + rusak = perusak
    ter- + rasa = terasa


    Quando la base comincia con la combinazione di suoni CerC (consonante + er + consonante):

    ber- + serta = beserta
    ber- + terbang + -an = beterbangan
    per- + kerja + -an = pekerjaan
    ter- + pergok = tepergok


    La perdita della r prima di una base con struttura CerC non avviene sempre in modo regolare; in alcune parole non avviene o è facoltativo:

    ter- + percaya = tepercaya / terpercaya

    Il prefisso ter- diventa spesso te- con le basi lanjur e lantar. Le forme in ter- sono spesso date per scontato e di conseguenza non sono indicate nei dizionari. In alcune parole, te- è considerato parte della base e non un prefisso.

    ter- + lanjur = telanjur / terlanjur
    ter- + lantar = telantar / terlantar


    Con base ajar la r dei prefissi ber- e per- è sostituita da l:

    ber- + ajar = belajar
    per- + ajar + -an = pelajaran


    Prefissi meN- e peN-

    La N rappresenta un suono che cambia a seconda del primo suono della base. N può apparire come una delle nasali m, n, ny, ng o viene persa. Qualche volte le nasali vengono prima del primo suono della base e talvolta lo sostituiscono. Le regole illustrate in seguito per meN- valgono indistintamente anche per peN- e peN-...-an.

    N diventa ng prima di una vocale:
    Se la parola comincia con una vocale si usa il prefisso meng-:

    meN- + ajar = mengajar
    meN- + ekspor = mengekspor
    meN- + erang = mengerang
    meN- + olah = mengolah
    meN- + urus = mengurus


    N diventa m con le iniziali b, p, f:
    Se la parola comincia con b, p o f si usa il prefisso mem-. La p iniziale viene persa:

    meN- + beli = membeli
    meN- + pakai = memakai
    meN- + fitnah = memfitnah


    N diventa n con le iniziali d, t, c, j, sy, z:
    Se la parola comincia con d, t, c, j, sy o z si usa il prefisso men-. La t iniziale viene persa:

    meN- + dengar = mendengar
    meN- + tulis = menulis
    meN- + cari = mencari
    meN- + jual = menjual
    meN- + syarat + -kan = mensyaratkan
    meN- + ziarah + -i = menziarahi


    N diventa ny con s iniziale:
    Se la parola comincia con s si usa il prefisso meny-. La s iniziale viene persa:

    meN- + sewa = menyewa

    N diventa ng con le iniziali g, k, h, kh:
    Se la parola comincia con g, k, h o kh si usa il prefisso meng-. La k iniziale viene persa:

    meN- + ganggu = mengganggu
    meN- + kirim = mengirim
    meN- + hilang = menghiland
    meN- + khawatir + -kan = mengkhawatirkan


    N si perde con altri suoni iniziali:
    Se la parola comincia con l, r, m, n, ny, ng, w o y si usa il prefisso me-:

    meN- + lihat = melihat
    meN- + rasa = merasa
    meN- + masak = memasak
    meN- + nanti = menanti
    meN- + nyanyi = menyanyi
    meN- + nganga = menganga
    meN- + wakil + -i = mewakili
    meN- + yakin + -i = meyakini


    A volte la stessa sequenza di suoni che risulta dalle differenti combinazioni di N e un'iniziale non rende facile il distinguere la base della nuova parola. Ad esempio, ny risulta sia dalla combinazione di meN + s (che si perde) e sia da me + ny:

    menyewa meny- + sewa
    menyanyi me- + nyanyi


    La sequenza di ng a una vocale può risultare da tre diverse combinazioni:

    mengarang meng- + karang
    mengarang meng- + arang
    menganga me- + nganga


    Le stesse regole valgono anche con gli affissi peN- e peN-...-an, ad esempio:

    peN- + tulis = penulis
    peN- + tulis + -an = penulisan


    Eccezioni alla regola per N

    Se il prefisso meN- è seguito da un prefisso per-, l'iniziale p di per- non si perde:

    meN- + per- + lebar = memperlebar
    meN- + per- + oleh = memperoleh


    Se la base comincia con la sequenza perC (dove C sta per consonante), dove per- è seguita, quindi, da consonante, la p iniziale si perde in modo irregolare:

    meN- + percaya + -i = mempercayai
    meN- + pergok + -i = mempergoki / memergoki
    meN- + percik + -i = memerciki


    La p del prefisso per- legata a quella di una base con struttura perC si perde col prefisso peN-:

    peN- + per- + satu = pemersatu
    peN- + per- + oleh + -an = pemerolehan
    peN- + perkosa = pemerkosa


    Con alcune basi le iniziali p, t, s e k non si perdono. Se la s non si perde, N diventa n. Con l'eccezione dei verbi che cominciano con la struttura perC, ciò accade soprattutto con parole derivanti da altre lingue. Il suono iniziale è probabile che sia stato conservato poiché probabilmente queste parole sono ancora sentite come “straniere”. Quindi il mantenimento di tale suono è comune in parole che cominciano con un gruppo di consonanti, cosa che non accade con le parole indigene:

    meN- + proklamasi + -kan = memproklamasikan
    meN- + traktir = mentraktir
    meN- + swadaya + -kan = menswadayakan
    meN- + klasifikasi + -kan = mengklasifikasikan


    Le iniziali p, t, s e k vengono conservati nei prestiti linguistici anche quando non cominciano per un gruppo di consonanti. Il prestito viene classificato come parola indonesiana quando i parlanti decidono di utilizzare la forma più regolare senza la consonante iniziale della base. Durante un periodo di “transizione” si utilizzano entrambe le forme:

    meN- + protes = memprotes / memrotes
    meN- + taat + -i = mentaati / menaati
    meN- + sukses + -kan = mensukseskan / menyukseskan
    meN- + kritik = mengkritik / mengritik


    Il momento in cui si verifica il “passaggio” e la lunghezza del periodo di “transizione” differisce tra parola e parola (e in qualche modo da parlante a parlante). Così, mentaati e menaati (obbedire) continuano ad esistere l'una accanto all'altra, così come dopo molti anni l'utilizzo di menterjemahkan (tradurre) è stato completamente sostituito da menerjemahkan in un periodo molto breve a metà degli anni '80.

    In alcuni prestiti non-adattati la p iniziale della base rimane. La parola mempengaruhi (influenza), dalla base pengaruh, può risultare dall'interpretazione della parola con prefisso peN-. Tuttavia, mempunyai (possedere), dalla base punya, dev'essere considerata un'eccezione della lingua moderna.

    Con kaji si verificano entrambe le possibilità ma con significati differenti: mengaji (recitare il Corano), pengajian (lettura del Corano), e mengkaji (ricercare, studiare), pengkajian (ricerca, studio).

    Il prefisso peng- si usa con le basi lihat, rajin e lepas: penglihatan (vista, visione), pengrajin (artigiano), penglepasan (rilascio, liberazione), così come pelepasan. Agli inizi degli anni '90 c'è stata una crescente tendenza a “regolarizzare” pengrajin in perajin.

    L'iniziale sy si perde con base syair: menyair (fare poesia), penyair (poeta).

    meN- e peN- con basi costituite da un'unica sillaba

    Con basi costituite da un'unica sillaba, derivanti tutte da prestiti linguistici, meN- e peN- diventano, facoltativamente, menge- e penge-. La forma regolare del prefisso si può invece verificare nel caso in cui le iniziali p, t, s, k vengono perse. Alcune persone riconoscono solo menge- come forma standard. La frequenza di entrambe le forme dipende dalla base e dalle preferenze personali:

    meN- + pel = mengepel / mempel
    meN- + cek = mengecek / mencek
    meN- + bom = mengebom / membon
    meN- + tik = mengetik / mentik
    meN- + sah + -kan = mengesahkan / mansahkan
    meN- + rem = mengerem / merem


    I derivati con peN- e peN-...-an si comportano analogamente:

    peN- + bom + -an = pengeboman / pemboman
    peN- + sah + -an = pengesahan / pensahan


    Col prefisso passivo di- la base si comporta in modo ordinario: dibom, dipem e così via.

    La parola indigena tahu (sapere) è considerata un'unica sillaba e solo i prefissi menge- e penge- si possono utilizzare con essa:

    meN- + tahu + -l = mengetahul
    peN- + tahu + -an = pengetahuan


    Nella forma passiva di questa parola il prefisso ke- è mantenuto: diketahui. Col prestito tik (tipo) ke- è facoltativo nella forma passiva: ditik, diketik. Questo perché sia ketik che tik sono riconosciuti come basi. Alcune persone vedono nel prefisso menge- il prefisso ke- con la funzione di formare una base a due sillabe, forma comunemente usata nelle parole indigene. Il mantenimento di nge nelle basi raddoppiate rafforza questa visione.

    Considerazioni finali (e personali)
    Nell'ambito del nostro Ateneo la lingua indonesiana è messa, tra le lingue orientali, un po' alla stregua della lingua spagnola tra quelle europee: è considerata semplice, di facile comprensione e per di più si scrive in caratteri latini. Spero che quest'introduzione dei primi elementi della grammatica basilare dell'indonesiano possa far crollare i luoghi comuni su questa affascinante lingua che, come molte altre lingue orientali, presenta un'infinità di sfumature diverse dovute anche all'elevatissimo numero di parlanti a livello mondiale (si spazia dall'Indonesia vera e propria, sino all'Australia e Nuova Zelanda dove si studia come seconda lingua ai licei, per non parlare delle vaste comunità indonesiane in Cina, Giappone, Corea, Malesia, Stati Uniti e in parte l'Europa con comunità abbastanza estese in Inghilterra, Francia e Spagna). La rivalutazione della lingua e della cultura indonesiana rappresenta uno degli scogli e degli obiettivi principali di chi, tra docenti e studenti, si avvicina a questa affascinante lingua che rappresenta l'idioma di un popolo troppo poco conosciuto, ma di una storia e una cultura delle più variegate dell'intera Asia sud-orientale (influenzata dal Tibet, dal Nepal, dall'India, dalla Cina, dal Giappone, dall'Islam e dalla cultura europea in epoca recente).
     
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  2. Lupin The Third
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    Hai completamente ragione riguardo al discorso "lingua semplice", io non penso che esistano lingue semplici o immediate nè mi permetterei mai dire una cosa simile se non con un tono scherzoso.

    E poi, non riesco a capire come si possa definire l'indonesiano "la lingua spagnola dell'oriente"; con un simile sistema di infissi, suffissi ed affissi veicolanti determinante informazioni, credo che mi ritroverei un po' in difficoltà'.

    A proposito, le marche morfologiche di cui si parlava, veicolano un solo tipo o più tipi di informazioni?
    Questo non l'ho capito!

    Infine, dico anche che non è che abbia capito molto della parte fonologica che hai presentato nel messaggio di cui sopra ^^'

    Lt3 :D
     
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  3. Semangat
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    Cosa, nello specifico, non hai capito bene?

    CITAZIONE
    A proposito, le marche morfologiche di cui si parlava, veicolano un solo tipo o più tipi di informazioni?
    Questo non l'ho capito!

    C'è una seconda parte che riguarda quest'argomento, ma ancora devo inserirla :D
     
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  4. Lupin The Third
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    Mi chiedevo se ad esempio col suffisso X è possibile aggiungere più informazioni insieme.

    Ad esempio nella lingua italiana abbiamo bisogno del morfema "e", aggiunto alla radice del lemma, per veicolare >
    Plurale + femminile.

    Gatta > Gatte.

    Mi chiedevo se ci fosse un sistema simile di affissazione, suffissazione o infissazione simile nell'indonesiano, oppure, tornando all'esempio di prima, abbiamo bisogno di due morfemi : uno veicolante l'informazione "Plurale" e l'altro "Femminile".

    Esempio (mi dispiace, ma posso spiegarmi solo facendone uno in lingua italiana) >

    Indonesiano :
    X = plurale
    T = Femminile

    Italiano :
    E = plurale + femminile


    Gatt + X + T = Gatt- E

    In sintesi :
    Nell'indonesiano si usano tanti morfemi legati quante sono le informazioni che si vogliono dare, oppure più informazioni possono essere contenute in un solo morfema?

    Lt3

    Ps : Per la parte fonologica... non è che non ho capito proprio, è che in realtà mi sono sentito molto spaesato nel leggere quelle spiegazioni!

    Ma ora che osservo bene quello che hai scritto, mi viene in mente anche quanto si dice sulla lingua giapponese; ossia che essa ha un sistema fonologico simile all'indonesiano, ed è vero.

    La struttura sillabica C + V viene rispettata spesso.
    Certo, qui ci sono raggruppamenti consonantici mentre il giapponese ammette soltanto ん + C + V, però effettivamente è interessante notare queste cose :D
     
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  5. Semangat
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    CITAZIONE
    Nell'indonesiano si usano tanti morfemi legati quante sono le informazioni che si vogliono dare, oppure più informazioni possono essere contenute in un solo morfema?

    Il sistema di affissi può determinare la categoria finale di appartenenza del vocabolo. Se ad esempio prendiamo il termine "quadro", con il sistema di affissione potremmo ottenere "pittore" o il verbo "dipingere", questo, nei generis, determina il sistema di affissione indonesiano.

    Si parte da una base alla quale si attaccano prefissi, suffissi e affissi che nella maggior parte dei casi danno vita a nomi derivati (parole composte in questo caso) che appartengono allo stesso "contesto", ovviamente è una regola cha ha le sue eccezioni: talvolta può anche indicare il contrario, nel senso, come se io prendo il verbo "unire" e con un affisso diventa "dividere", giusto per farti un esempio.

    Per farti un esempio con l'indonesiano: bahasa (lingua) diventa verbo "parlare" se preceduto dal prefisso ber-. Quindi, Bahasa (Lingua), Berbahasa (Parlare).
     
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  6. Lupin The Third
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    Bene ho capito, grazie mille. :D

    Quindi più che aggiungere informazioni, questi infissi, suffissi, affissi e circonfissi cambiano la categoria grammaticale o, come dicevi, la categoria finale del vocabolo.

    E' un po' come quando in italiano hai una parola di base come "scatola" e ci aggiungi il prefisso e il suffisso "in" / "mento", per ottenere "inscatolamento".

    Oppure è come da "atomo" (sostantivo), ottieni un verbo semplicemente aggiungendo il suffisso "zzare" > atomizzare (predicato).

    Spero di aver centrato il concetto ;)
    Lt3
     
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5 replies since 5/9/2010, 15:14   497 views
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