Scelta del Corso di Laurea

Non sai scegliere fra due c.d.l? Esponi i tuoi dubbi qui!

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  1. Francesco22
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    Caro Muser,

    io non capisco cosa intendi quando dici «diventare interpreti». Quella di interprete non è una professione regolamentata. La moglie di mio cugino fa l'interprete da 15 anni e non è nemmeno laureata (si dovrebbe laureare giusto in questi mesi, alla veneranda età di 40 e passa anni, in Lingue all'Università Tor Vergata di Roma... Aveva interrotto di fatto gli studi, continuando però a pagare le tasse, quando si è sposata, poi ha fatto ben tre figli e ultimamente è riuscita a sostenere gli ultimi due esami che le mancavano e ha messo mano alla tesi, ma ha avuto dissidi con la relatrice, che l'ha considerata insufficiente perché troppo breve). Fece il liceo linguistico e poi si diplomò presso la Scuola superiore per interpreti e traduttori "Carlo Bo", sede di Roma, quando il corso era di soli due anni e non era paragonabile in alcun modo a corsi universitari, anche se, in virtù di una convenzione, la seconda università di Roma (Tor Vergata appunto) le convalidò alcuni esami quando si iscrisse a Lingue e letterature straniere (Roma tre ne avrebbe convalidati di più, ma non esisteva ancora). Dopo il diploma della SSIT, iniziò a fare la traduttrice free lance e poi trovò un lavoro come interprete e traduttrice a tempo indeterminato presso un'importante istituzione presso cui lavora tuttora (non si tratta di un impiego pubblico, dunque non per concorso).
    Quella di traduttore e interprete non è una professione regolamentata, quindi come «si diventa» dipende da molti fattori… È un po' come fare gli attori: c'è chi ha studiato e chi no, e poi ci sono quelli che hanno fatto l'accademia Silvio d'Amico ma non recitano… Oppure come i giornalisti professionisti: il 25% è laureato, solitamente in Scienze politiche o Giurisprudenza o Lettere, e poi il 95% di coloro che sono laureati in corsi che hanno la parola "giornalismo" al loro interno (vedi Media e giornalismo all'Università di Firenze, oggi disattivato, oppure qualche curriculum giornalistico all'interno di corsi di Scienze della comunicazione) non fa mica il giornalista!

    CITAZIONE
    In genere si continua (e scommetto si continuerà) a cercare profili provenienti da queste scuole, qualunque nome abbiano preso. Mediazione è troppo generalistica per poter formare un profilo del genere, c'è bisogno quanto meno della laurea di II livello.

    A parte il fatto che non esistono lauree di primo e secondo livello ma lauree e lauree magistrali, e che «quantomeno» si scrive tutto attaccato, io che cosa ho detto?
    Ho consigliato proprio una scuoala superiore per interpreti e traduttori, specificando che oggi queste scuole hanno assunto la denominazione di Scuole superiori di mediazione linguistica. Non hanno corsi di laurea (e se li chiamano così vanno denunciati per pubblicità ingannevole e anche segnalati al Ministero, che potrebbe rivedere le procedure di accreditamento), ma i titoli che loro rilasciano sono equipollenti per legge alle lauree della classe di Mediazione linguistica (salvo che per l'utilizzo del titolo di dottore).
    «Tale Carlo Bo» mi fa sorridere dato che Carlo Bo è stato uno dei più famosi e importanti professori universitari italiani, pioniere degli studi linguistici, per non so quanti decenni rettore dell'Università di Urbino, che praticamente rinacque grazie a lui e che oggi porta il suo nome, fondatore dell'Università Iulm di Milano (all'epoca Istituto universitario di lingue moderne) insieme con Silvio Baridon e fondatore appunto della SSIT, quella che oggi si chiama Scuola superiore per mediatori linguistici "Carlo Bo", che è stata la prima e una volta era l'unica e aveva sedi in tutta Italia (non so dove fosse la sede centrale, comunque è proprio quella che ha fatto la moglie di mio cugino, a Roma). Stiamo parlando dell'istituzione più importante nel settore! Sicuro che non ne hai mai sentito parlare?
    Comunque con l'equiparazione dei corsi di queste scuole alle lauree (sono proprio equivalenti, quindi equipollenti a tutti gli effetti, dunque puoi usarle anche come titolo di accesso a corsi di master universitario di primo livello e a corsi di laurea magistrale; l'unica differenza rispetto alla laurea 'vera', cioè quella rilasciata dall'università, è che non ti compete la qualifica accademica di dottore; se vuoi ti trovo tutti i riferimenti normativi), anch'essi sono diventati un po' fumosi e troppo eterogenei... Nel piano di studi della SSML "Academy school" di Afragola ci sono perfino esami giuridici ed economici! Il valore aggiunto rispetto all'università è che gli esami di lingua sono molto tecnici e si fanno in laboratori attrezzati, pertanto si impara davvero a fare i traduttori simultanei.
     
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  2. Shoshanna
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    Non mi sono ancora iscritta, sono terribilmente indecisa! Sto valutando due soli percorsi, cioè Mediazione Linguistica (analisi linguistica e traduzione) e Lingue, Letterature e Culture Comparate (percorso linguistico-letterario). Voi cosa mi consigliate? Quali sono le vostre esperienze in questi corsi? Considerate anche che vorrei provare ad entrare alla Scuola di Interpreti e Traduttori il prossimo anno o comunque, se non dovessi farcela, continuare a Napoli e poi provare ad accedere alla laurea magistrale in Interpretazione.
    Cosa prepara meglio? Grazie a tutti in anticipo :D
     
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  3. Merlody
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    Entrambe danno una base per poter intraprendere il cammino verso l'interpretariato; ma personalmente io mi sono iscritto a Mediazione Linguistica! :P
     
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  4. Shoshanna
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    Sei soddisfatto? Insomma, credi che si raggiunga un buon livello di preparazione?
     
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  5. mulan33
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    Dovresti vedere gli insegnamenti della scuola che ti interessa e vedere se c'è qualche esame particolare che ti permetterebbe di prepararti al test o al percorso che dovrai seguire. I due corsi differiscono di poco, inoltre considera che a comparate (non so a mediazione) ogni anno puoi scegliere un esame a scelta e nessuno ti vieta di inserire esami che ti preparano meglio all'interpretariato
     
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  6. Muser
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    CITAZIONE (mulan33 @ 6/9/2013, 22:38) 
    inoltre considera che a comparate (non so a mediazione) ogni anno puoi scegliere un esame a scelta e nessuno ti vieta di inserire esami che ti preparano meglio all'interpretariato

    Questo per esempio a Mediazione non è possibile, c'è un solo esame a scelta il terzo anno; il nostro piano di studi è molto più rigido :S
     
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  7. Shoshanna
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    CITAZIONE (mulan33 @ 6/9/2013, 22:38) 
    Dovresti vedere gli insegnamenti della scuola che ti interessa e vedere se c'è qualche esame particolare che ti permetterebbe di prepararti al test o al percorso che dovrai seguire. I due corsi differiscono di poco, inoltre considera che a comparate (non so a mediazione) ogni anno puoi scegliere un esame a scelta e nessuno ti vieta di inserire esami che ti preparano meglio all'interpretariato

    Quali esami sarebbero più adatti?
     
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  8. Muser
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    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    Caro Muser,

    io non capisco cosa intendi quando dici «diventare interpreti».

    Semplicemente, intendo dire che l'interpretariato non fa parte degli sbocchi occupazionali di Mediazione.
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    Quella di traduttore e interprete non è una professione regolamentata, quindi come «si diventa» dipende da molti fattori… È un po' come fare gli attori: c'è chi ha studiato e chi no, e poi ci sono quelli che hanno fatto l'accademia Silvio d'Amico ma non recitano… Oppure come i giornalisti professionisti: il 25% è laureato, solitamente in Scienze politiche o Giurisprudenza o Lettere, e poi il 95% di coloro che sono laureati in corsi che hanno la parola "giornalismo" al loro interno (vedi Media e giornalismo all'Università di Firenze, oggi disattivato, oppure qualche curriculum giornalistico all'interno di corsi di Scienze della comunicazione) non fa mica il giornalista!

    Ma questo vale per qualsiasi lavoro. Una laurea in ingegneria fa di te un ingegnere, non un lavoratore.
    Chiariamo una cosa: io ho detto che Mediazione non è un Corso di Laurea indirizzato alla professione dell'interprete, non che non potrai mai diventare interprete in futuro. Ciò che è certo è che la maggior parte delle aziende, fra una laurea di primo livello e una scuola specializzata, sceglie la scuola specializzata.
    E comunque, una scuola ti prepara meglio di una laurea triennale in Mediazione Linguistica, sul piano lavorativo, e su questo siamo d'accordo entrambi -_-

    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    A parte il fatto che non esistono lauree di primo e secondo livello ma lauree e lauree magistrali

    No, scusa, questa dove l'hai letta? Esistono entrambe le diciture. SE poi così non fosse, dovresti informare l'Ateneo e non di certo me, visto che sul sito trovi sia lauree triennali, sia lauree di primo livello; ciò vale anche per le magistrali ^_^
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    e che «quantomeno» si scrive tutto attaccato

    Si può scrivere in entrambi i modi e non vado oltre, mi ha solo fatto sorridere come una persona possa andare a trovare il pelo nell'uovo per cercare di scalzare l'altro interlocutore.
    Inoltre, da studente di linguistica, ti dico che espressioni come «si dice... non si dice», «è corretto... è sbagliato » non sono nemmeno contemplate, nel mio percorso di studi, anzi.
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    io che ho detto?

    Ma infatti hai frainteso la natura del mio messaggio :D Non era un attacco diretto, solo una personale considerazione che verteva sul mondo del lavoro e non su quello universitario. Anzi, scommetto che la pensiamo allo stesso modo su queste scuole!
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    Ho consigliato proprio una scuoala superiore per interpreti e traduttori, specificando che oggi queste scuole hanno assunto la denominazione di Scuole superiori di mediazione linguistica.

    Appunto.
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    «Tale Carlo Bo» mi fa sorridere dato che Carlo Bo è stato uno dei più famosi e importanti professori universitari italiani, pioniere degli studi linguistici, per non so quanti decenni rettore dell'Università di Urbino, che praticamente rinacque grazie a lui e che oggi porta il suo nome, fondatore dell'Università Iulm di Milano (all'epoca Istituto universitario di lingue moderne) insieme con Silvio Baridon e fondatore appunto della SSIT, quella che oggi si chiama Scuola superiore per mediatori linguistici "Carlo Bo", che è stata la prima e una volta era l'unica e aveva sedi in tutta Italia (non so dove fosse la sede centrale, comunque è proprio quella che ha fatto la moglie di mio cugino, a Roma). Stiamo parlando dell'istituzione più importante nel settore! Sicuro che non ne hai mai sentito parlare?

    Non vedo perché dovrebbe farti sorridere, visto che con tale mi riferivo alla scuola e non alla persona!
    No, non avevo mai sentito parlare di questa istituzione, perdona la mia ignoranza. Conoscevo solo L'Università di Urbino e - ovviamente - L'IULM di Milano.

    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    pertanto si impara davvero a fare i traduttori simultanei.

    Proprio per questo, come te, consiglio una scuola.


    Insomma, spero che ora sia chiaro che io non mi riferivo alla valenza dei titoli rilasciati ma solo alla preparazione al mondo del lavoro. In questo senso, non mi sognerei mai di paragonare una laurea di primo livello in Mediazione con una scuola specializzata. Università e lavoro sono ancora troppo scollegate, secondo me. Se poi il laureato in Mediazione trova lavoro come interprete (non è mica impossibile), buon per lui :lol:

    Magari la prossima volta potresti rileggere un paio di volte in più un qualsiasi post, giusto per essere sicuro che non si tratti di un attacco verso di te o ciò che hai detto, perché il dubbio espresso non era assolutamente rivolto a te, ci mancherebbe ^_^
     
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    CITAZIONE (Muser @ 7/9/2013, 15:50) 
    CITAZIONE (Francesco22 @ 6/9/2013, 13:25) 
    A parte il fatto che non esistono lauree di primo e secondo livello ma lauree e lauree magistrali

    No, scusa, questa dove l'hai letta? Esistono entrambe le diciture. SE poi così non fosse, dovresti informare l'Ateneo e non di certo me, visto che sul sito trovi sia lauree triennali, sia lauree di primo livello; ciò vale anche per le magistrali ^_^

    Del resto, anche sul mio certificato di laurea c'è scritto a caratteri cubitali "LAUREA DI PRIMO LIVELLO"... -_-
     
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  10. Francesco22
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    CITAZIONE (Shoshanna @ 6/9/2013, 13:44) 
    Considerate anche che vorrei provare ad entrare alla Scuola di Interpreti e Traduttori il prossimo anno

    ATTENZIONE: NON PUOI!
    Siccome adesso le Scuole superiori per mediatori linguistici (già Scuole superiori interpreti e traduttori) rilasciano titoli equiparati alle lauree universitarie, vige assolutamente il DIVIETO DI CONTEMPORANEA ISCRIZIONE ad esse e all'università. Non fare cavolate perché se ti acchiappano rischi che ti vengano revocati entrambi i titoli e tutti gli esami.
    Guarda che sei ancora in tempo per iscriverti ad alcune scuole; le iscrizioni talvolta sono aperte sino a ottobre e perfino a dicembre.

    CITAZIONE (Muser @ 7/9/2013, 15:50) 
    Ma questo vale per qualsiasi lavoro. Una laurea in ingegneria fa di te un ingegnere, non un lavoratore.

    Sbagliato.
    Una laurea in Ingegneria fa di te un dottore in Ingegneria. Se poi sostieni e superi l'esame di Stato, ottieni l'abilitazione alla professione di ingegnere iunior (ingegnere solo se hai una laurea magistrale in Ingegneria, con la quale sarai diventato dottore magistrale in Ingegneria). Con l'iscrizione all'albo potrai esercitare la professione. Nessun altro al di fuori di questo percorso può esercitare quella professione, altrimenti viene punito ai sensi dell'articolo 348 del codice penale, né fregiarsi del titolo, che è vietato dal 348 (del quale si incorre in violazione anche semplicemente facendosi chiamare ingegneri, e non dottori, quando si ha la laurea ma non si è superato l'esame di Stato e perfino se si è superato quest'ultimo ma non si è iscritti all'albo).
    Per la questione degli interpreti la questione è un tantinello diversa in quanto la professione non è in alcun modo regolamentata.

    CITAZIONE
    Ciò che è certo è che la maggior parte delle aziende, fra una laurea di primo livello e una scuola specializzata, sceglie la scuola specializzata.

    Ed è la cosa che sto dicendo sin dall'inizio. Sin dall'inizio sto consigliando una scuola superiore di mediazione linguistica. Tuttavia andrebbe precisato che i corsi di queste scuole non sono più biennali come nelle vecchie scuole interpreti e traduttori e, soprattutto, che i loro titoli sono ora equiparati [i]ex lege[/i] alle lauree della classe di Mediazione linguistica. Il che significa che consentono l'accesso a ulteriori studi presso l'università (ad esempio se ci si vuole iscrivere a un corso di laurea magistrale o a un corso di master universitario di primo livello), ma vuol dire anche che il piano di studi non è più estremamente tecnico (quasi professionale) come era prima, bensì spazia anche su materie che esulano da quelle linguistiche in senso stretto. Per esempio alla SSML "Academy school" si fanno anche esami di storia, diritto ed economia e sono obbligatori.
    Il punto è che la scuola, per ottenere l'accreditamento, deve rispettare i vincoli e i requisiti della classe; ecco perché vengono fuori piani di studio un po' più eterogenei rispetto alla cara vecchia SSIT.

    CITAZIONE
    E comunque, una scuola ti prepara meglio di una laurea triennale in Mediazione Linguistica, sul piano lavorativo, e su questo siamo d'accordo entrambi -_-

    Sia chiaro però che il titolo della scuola è equiparato alla laurea e anche con quello puoi proseguire gli studi presso una università!

    CITAZIONE
    No, scusa, questa dove l'hai letta? Esistono entrambe le diciture. SE poi così non fosse, dovresti informare l'Ateneo e non di certo me, visto che sul sito trovi sia lauree triennali, sia lauree di primo livello; ciò vale anche per le magistrali ^_^

    Va' a vedere cosa scrivono negli atti ufficiali, cioè certificati e pergamene, e vedrai che ho ragione :)
    D'altronde, il decreto MIUR 22 ottobre 2004, nº 270 e le circolari e note interpretative al riguardo sono fin troppo chiare.

    CITAZIONE
    Magari la prossima volta potresti rileggere un paio di volte in più un qualsiasi post, giusto per essere sicuro che non si tratti di un attacco verso di te o ciò che hai detto, perché il dubbio espresso non era assolutamente rivolto a te, ci mancherebbe ^_^

    Ok.

    CITAZIONE (Kleon990 @ 7/9/2013, 15:56) 
    Del resto, anche sul mio certificato di laurea c'è scritto a caratteri cubitali "LAUREA DI PRIMO LIVELLO"... -

    Stranissimo.
    Ho una amica che ha preso una laurea e una laurea specialistica (vecchia corrisponddente all'attuale magistrale) all'Orientale e c'è scritto sulla prima «laurea» e sulla seconda «laurea specialistica».
    Io ho studiato all'Università di Firenze e all'Alma mater studiorum ed entrambe sulle pergamene e sui certificati scrivono solo «laurea».
    Il motivo è che, come stabilito dai decreti MIUR 509/1999 e MURST 270/2004, la denominazione del titolo è solo "laurea"; poi, la laurea è un titolo di primo livello, ma non reca la dicitura "di primo livello" all'interno della denominazione. Lo stesso dicasi per la laurea specialistica, ora magistrale, che è un titolo di secondo livello. Gli unici titoli che recano la specificazione del livello nella denominazione sono i master universitari.
    Il certificato rilasciato a te non è conforme alla normativa.
    Comunque ai sensi del cosiddetto decreto salva Italia i certificati non possono essere più rilasciati se non in casi eccezionali ed esclusivamente in bollo, dato che vige l'obbligo inderogabile di rilasciare dichiarazioni sostitutive alle pubbliche amministrazioni e ai soggetti assimilati, sicché...
     
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  11. Muser
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    CITAZIONE (Francesco22 @ 7/9/2013, 20:35) 
    CITAZIONE (Muser @ 7/9/2013, 15:50) 
    Ma questo vale per qualsiasi lavoro. Una laurea in ingegneria fa di te un ingegnere, non un lavoratore.

    Sbagliato.
    Una laurea in Ingegneria fa di te un dottore in Ingegneria. Se poi sostieni e superi l'esame di Stato, ottieni l'abilitazione alla professione di ingegnere iunior (ingegnere solo se hai una laurea magistrale in Ingegneria, con la quale sarai diventato dottore magistrale in Ingegneria). Con l'iscrizione all'albo potrai esercitare la professione. Nessun altro al di fuori di questo percorso può esercitare quella professione, altrimenti viene punito ai sensi dell'articolo 348 del codice penale, né fregiarsi del titolo, che è vietato dal 348 (del quale si incorre in violazione anche semplicemente facendosi chiamare ingegneri, e non dottori, quando si ha la laurea ma non si è superato l'esame di Stato e perfino se si è superato quest'ultimo ma non si è iscritti all'albo).
    Per la questione degli interpreti la questione è un tantinello diversa in quanto la professione non è in alcun modo regolamentata.

    Mi dici dove avrei sbagliato? Hai praticamente confermato che la sola laurea non basta, ma che bisogna superare un test e iscriversi all'albo.

    CITAZIONE
    Ciò che è certo è che la maggior parte delle aziende, fra una laurea di primo livello e una scuola specializzata, sceglie la scuola specializzata.

    Ed è la cosa che sto dicendo sin dall'inizio. Sin dall'inizio sto consigliando una scuola superiore di mediazione linguistica. Tuttavia andrebbe precisato che i corsi di queste scuole non sono più biennali come nelle vecchie scuole interpreti e traduttori e, soprattutto, che i loro titoli sono ora equiparati [i]ex lege[/i] alle lauree della classe di Mediazione linguistica. Il che significa che consentono l'accesso a ulteriori studi presso l'università (ad esempio se ci si vuole iscrivere a un corso di laurea magistrale o a un corso di master universitario di primo livello), ma vuol dire anche che il piano di studi non è più estremamente tecnico (quasi professionale) come era prima, bensì spazia anche su materie che esulano da quelle linguistiche in senso stretto. Per esempio alla SSML "Academy school" si fanno anche esami di storia, diritto ed economia e sono obbligatori.
    Il punto è che la scuola, per ottenere l'accreditamento, deve rispettare i vincoli e i requisiti della classe; ecco perché vengono fuori piani di studio un po' più eterogenei rispetto alla cara vecchia SSIT.
    [/QUOTE]
    E infatti ti ripeto ancora che non mi sono mai espressa contro, ho solo aggiunto un parere personale per quanto riguarda il mondo del lavoro.
    In ogni caso, benché io sappia che possedendo un titolo in queste scuole è possibile proseguire gli studi universitari, non sono tenuta ad illustrare nulla che le riguardi, ma solo a dare informazioni sui Corsi di Laurea de L'Orientale. Chi vuole informarsi può tranquillamente farlo tramite Internet o andando presso gli sportelli appositi di tali scuole, abbiamo già dato troppo spazio a cose che non riguardano la nostra università.

    CITAZIONE
    E comunque, una scuola ti prepara meglio di una laurea triennale in Mediazione Linguistica, sul piano lavorativo, e su questo siamo d'accordo entrambi -_-

    Sia chiaro però che il titolo della scuola è equiparato alla laurea e anche con quello puoi proseguire gli studi presso una università!
    [/QUOTE]
    Non capisco se mi ripeti questo punto perché mi ritieni stupida o che altro. A questo punto, continuerò a ripeterti che mi riferivo solo ed esclusivamente all'ambiente lavorativo e che non sono tenuta a dare precisazioni di altro tipo, se non mi vengono richieste.
    CITAZIONE
    No, scusa, questa dove l'hai letta? Esistono entrambe le diciture. SE poi così non fosse, dovresti informare l'Ateneo e non di certo me, visto che sul sito trovi sia lauree triennali, sia lauree di primo livello; ciò vale anche per le magistrali ^_^

    Va' a vedere cosa scrivono negli atti ufficiali, cioè certificati e pergamene, e vedrai che ho ragione :)
    D'altronde, il decreto MIUR 22 ottobre 2004, nº 270 e le circolari e note interpretative al riguardo sono fin troppo chiare.
    [/QUOTE]
    Ti ho detto che se così allora fosse dovresti informare l'Ateneo, che invece continua a dare informazioni e diciture sbagliati. Quindi non vedo perché dovrei andarmi a leggere gli atti ufficiali solo per fare un piacere a te. Non ti ho dato torto, se ci fai caso. Prendo le informazioni dall'Ateneo e se queste sono datate ti pregherei di farlo notare...ma a loro, non a me; non sono mica io che rilascio i certificati xD
     
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  12. Francesco22
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    CITAZIONE (Muser @ 8/9/2013, 01:29) 
    Mi dici dove avrei sbagliato?

    Laddove hai scritto «Una laurea in ingegneria fa di te un ingegnere». No, non fa di te un ingegnere invece. Fa di te un dottore in Ingegneria il quale, peraltro, non può neanche aspirare a diventare un ingegnere, ma semmai un ingegnere iunior.

    CITAZIONE
    Hai praticamente confermato che la sola laurea non basta, ma che bisogna superare un test e iscriversi all'albo.

    L'esame di Stato non è propriamente un test... anche se quello degli ingegneri rispetto ad altri è poco più di una formalità (anche se quello più formale di tutti è quello per i medici). Tra l'altro non è richiesto neanche un periodo di praticantato per accedervi.
    Nonostante quanto sopra, comunque, una elevata percentuale di laureati in Ingegneria non si abilita alla professione di ingegnere, in quanto va a svolgere lavori per i quali l'abilitazione non è necessaria, ma è richiesta una formazione ingegneristica.

    CITAZIONE
    Non capisco se mi ripeti questo punto perché mi ritieni stupida o che altro.

    Non ritengo stupido nessuno. Lo ripeto perché vedo che si continua a parlare con la vecchia dicitura di Scuola interpreti. In realtà le scuole di questo tipo non hanno cambiato solo il nome, ma sono cambiate nella sostanza, radicalmente.
    Inoltre è importante sottolineare il discorso dell'equipollenza del titolo, in quanto vige il divieto di contemporanea iscrizione; non a caso l'utente del forum che ha richiesto queste informazioni dice che quest'anno vuole iscriversi all'Orientale e poi l'anno prossimo provare a entrare in una di queste scuole... Sarebbe bene chiarirle che questa cosa non è possibile in quanto la costringerebbe a rinunciare agli studi svolti presso l'università (il trasferimento non è possibile e questa cosa non rientra nei casi in cui è possibile sospendere l'iscrizione).

    CITAZIONE
    A questo punto, continuerò a ripeterti che mi riferivo solo ed esclusivamente all'ambiente lavorativo e che non sono tenuta a dare precisazioni di altro tipo, se non mi vengono richieste.

    Ci mancherebbe altro, ma permetti che le dia io? ;)
     
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  13. Muser
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    Sul discorso dell'ingegneria continuo a non vedere differenze, onestamente. Se poi per essere più chiara avrei dovuto scrivere "dottore in ingegneria" e non "ingegnere" allora perdonami per aver sopravvalutato la capacità di diagonalizzazione dell'utenza di questo forum, mea culpa.

    CITAZIONE
    Lo ripeto perché vedo che si continua a parlare con la vecchia dicitura di Scuola interpreti.

    Ma dove? Allora vedi male, visto che in questa discussione non ho mai citato "Scuola interpreti", ma semplicemente "scuole" (come hai fatto anche tu), proprio come cito il Corso di Laurea in Mediazione Linguistica e Culturale semplicemente con Mediazione.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    A questo punto, continuerò a ripeterti che mi riferivo solo ed esclusivamente all'ambiente lavorativo e che non sono tenuta a dare precisazioni di altro tipo, se non mi vengono richieste.

    Ci mancherebbe altro, ma permetti che le dia io? ;)

    E infatti lo hai fatto, questo forum nasce per aiutarci l'un l'altro. Se una persona ha bisogno di aiuto chiunque può offrirsi di aiutarla, dove mai si è espresso il contrario? Se gli utenti si aiutano tra di loro vuol dire che il sito funziona, ed è questo il nostro obiettivo! Però da amministratrice di un forum su un singolo Ateneo, allora devo essere informata sul mio Ateneo, non su tutti gli altri. Se un utente mi chiedesse informazioni sul c.d.l. in lingue straniere alla Federico II, risponderei di andare a prendere informazioni sul loro sito.

    Guarda che a me ha fatto piacere che tu abbia risposto alla ragazza in difficoltà, prima, non capisco proprio il modo che hai di porti nei miei confronti :huh:
    Siamo tre moderatori attivi in un forum che richiederebbe uno staff molto più numeroso, perché le domande e le informazioni che circolano - soprattutto nel periodo di immatricolazione - sono davvero tantissime,per cui molte cose mi sfuggono, così come sfuggono agli utenti e al resto dello staff. Se tu hai notato una domanda che a noi è sfuggita e hai saputo aiutare la persona che l'ha posta, io (ma credo anche gli altri membri dello staff) non posso che esserne felice " ;) "
     
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  14. Francesco22
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    CITAZIONE (Muser @ 8/9/2013, 16:58) 
    Sul discorso dell'ingegneria continuo a non vedere differenze, onestamente. Se poi per essere più chiara avrei dovuto scrivere "dottore in ingegneria" e non "ingegnere" allora perdonami per aver sopravvalutato la capacità di diagonalizzazione dell'utenza di questo forum, mea culpa.

    Esatto: una laurea, come ho scritto due volte, non fa di te un ingegnere, ma un dottore in Ingegneria. Se ti fai chiamare ingegnere con la sola laurea in Ingegneria commetti reato al pari di chi non ha neanche quella. Tra l'altro all'esame di Stato per ingegneri è possibile accedere anche con lauree non prettamente ingegneristiche (alcuni àmbiti dell'ingegneria rientrano in una classe in comune con architettura; pertanto, chi è in possesso di titoli afferenti a quella classe, può accedere a entrambi gli esami di Stato).
    Invece tu avevi scritto che una laurea «fa di te un ingegnere, non un lavoratore». Sottolineavo che invece non fa neanche un ingegnere (cosa che non mi sembra molto ovvia perché se qualcuno scrive con la laurea si diventa ingegneri ciò mi induce a ritenere che non tutti sono edotti in merito agli ordinamenti professionali).
    Semmai, per convenire con il tuo discorso, l'esame di Stato fa di te un ingegnere ma non un lavoratore... e la laurea fa di te un dottore ma non un lavoratore. Ma la laurea non fa di te un ingegnere e non sarai un lavoratore neanche quando lo sarai diventato! Per contro, potresti trovare lavoro senza l'abilitazione, perché magari sei laureato in ingegneria gestionale e vai a ricoprire ruoli che non richiedono l'esercizio della professione di ingegnere in campi di concorrenza, che so, con i laureati in economia.
    Ecco tutto.
    Non è una questione di [i]diagonalizzazione[/i] perché l'ordinamento italiano quanto ai titoli di studio e ai titoli professionali è basato molto sulla forma e ben poco sulla sostanza. Io mi laureo in ottobre in diritto penale e quindi ne so qualcosa ;)

    CITAZIONE
    Ma dove? Allora vedi male, visto che in questa discussione non ho mai citato "Scuola interpreti",

    Non tu; dicevo in generale. Anche perché non vi conosco ancora e non mi ricordo i [i]nicknames[/i] di tutti. Qualcuno ha parlato di scuole interpreti e io l'ho anche citato... ma non importa. L'importante è esserci capìti sul fatto che, nel bene e nel male, la vecchia SSIT non esiste più e la SSML, che rappresenta la sua evoluzione, ha il vantaggio di conferire un titolo che produce i medesimi effetti giuridici della laurea, ma ha anche lo svantaggio di somigliare un po' di più ai corsi universitari rispetto a prima.
    Secondo me, comunque, forma meglio rispetto all'università rispetto all'interpretariato e alla traduzione. Però ovviamente l'offerta linguistica di queste scuole è più ridotta; solitamente si limita alle quattro lingue più tradizionali e a qualche altra lingua europea, arrivando al massimo al russo. Forse qualcuna avrà attivato il cinese, visto che va tanto di moda ultimamente.

    CITAZIONE
    Però da amministratrice di un forum su un singolo Ateneo, allora devo essere informata sul mio Ateneo, non su tutti gli altri. Se un utente mi chiedesse informazioni sul c.d.l. in lingue straniere alla Federico II, risponderei di andare a prendere informazioni sul loro sito.

    Hai ragione, ma se l'utente è indeciso e vuole fare un confronto con altri, se qualcuno ne è a conoscenza che ben venga, no?

    Io provengo da Firenze, dove ho studiato un'altra cosa. Mi sono iscritto al fine di capire come funziona il sistema delle convalide per Scienze politiche all'Orientale e ho inserito una domanda al riguardo (a quanto pare nessuno ne sa nulla, visto che non ho ricevuto neanche una risposta). Questo perché avrei intenzione di conseguire una seconda laurea e vorrei scappare dall'inferno fiorentino.
     
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  15. Muser
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    CITAZIONE
    Invece tu avevi scritto che una laurea «fa di te un ingegnere, non un lavoratore». Sottolineavo che invece non fa neanche un ingegnere (cosa che non mi sembra molto ovvia perché se qualcuno scrive con la laurea si diventa ingegneri ciò mi induce a ritenere che non tutti sono edotti in merito agli ordinamenti professionali).

    Sì, ma l'ho scritto per semplificare, a me sembrava molto ovvio e ad altri no, ho già fatto mea culpa a riguardo :D
    CITAZIONE
    Hai ragione, ma se l'utente è indeciso e vuole fare un confronto con altri, se qualcuno ne è a conoscenza che ben venga, no?

    Se leggi il resto vedrai che ho scritto proprio che sì, ben venga.
    Ma entro certi limiti, certamente non mi sembra il luogo adatto per creare sezioni o discussioni su realtà diverse da L'Orientale.

    In ogni caso, benvenuto nell'inferno napoletano :P

    EDIT: se mi indichi la discussione posso provare a risponderti, nel caso ne sappia qualcosa.
     
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